L’importanza del web come fonte di informazioni, tra fake news e algoritmi

Da decenni, il web è una importante fonte di informazione per migliaia di utenti, ma ha delle insidie. Ecco quali.
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Il web è diventato una delle fonti principali di informazioni per la maggior parte delle persone, oramai da decenni. La disponibilità di milioni di contenuti su Internet ha cambiato le modalità di accesso alle notizie, oggi disponibili immediatamente e in tempo reale, senza dover attendere i tempi della carta stampata o la messa in onda dei classici TG. Ma questa rivoluzione ha avuto anche i suoi “lati oscuri”, legati soprattutto alla diffusione delle fake news e al modo di operare degli algoritmi dei motori di ricerca come Google.

L’importanza del web per reperire le informazioni

L’importanza del web come fonte informativa è evidente in diversi contesti. Lo è ad esempio nel settore didattico, considerando che oramai gli studenti di qualsiasi livello utilizzano la rete come una sorta di biblioteca, sfruttando le tantissime risorse a disposizione. Le istituzioni pubbliche e le organizzazioni indipendenti, invece, utilizzano il web per diffondere informazioni cruciali su aspetti chiave come la salute, la sicurezza e i diritti civili.
Anche il gaming ha potuto sfruttare il potenziale di Internet, considerando che oggi in rete si trovano diversi siti web informativi su varie nicchie legate ai giochi online. Basti ad esempio pensare alle risorse che spiegano come giocare una schedina con errore, o ai tutorial online che illustrano come finire le missioni dei giochi e come collezionare i principali obiettivi. Questa democratizzazione dell’accesso alle informazioni ha il potenziale di informare ed educare un pubblico molto più ampio di prima, anche alla luce della diffusione capillare di Internet ad alta velocità in Italia.

L’impatto dei motori di ricerca sulla qualità

Di contro, la qualità delle informazioni disponibili su Internet può variare in modo notevole. Gli algoritmi dei motori di ricerca giocano un ruolo fondamentale nel determinare quali contenuti rendere visibili (o meno) agli utenti. Dato che si parla di informatica e di intelligenza artificiale, si affida una fase cruciale ad un computer che – logicamente – non può sempre prendere le decisioni più corrette.
Questi algoritmi, progettati per proporre risultati pertinenti e personalizzati, influenzano la visibilità degli articoli e dei siti stessi. E in alcuni casi il risultato è la promozione di contenuti di bassa qualità o di fonti poco attendibili. Questo per via del fatto che tali algoritmi lavorano secondo diversi parametri, molti dei quali ancora oggi non sono chiari né prevedibili, anche perché gli stessi algoritmi cambiano di continuo.

La piaga delle fake news

Una cosa sono le informazioni di bassa qualità o comunque incomplete, un’altra sono le informazioni false, tendenziose e create ad hoc per sostenere o affossare una certa causa. Non a caso, le fake news rappresentano la piaga in assoluto più grande da un punto di vista informativo, e sfruttano ovviamente sia gli algoritmi, sia la velocità con la quale tali notizie possono diffondersi attraverso canali come i social network. Molti utenti ancora oggi si fanno ingannare da tecniche come i titoli sensazionalistici, che li spingono al click o alla condivisione. Il pericolo che tali contenuti diventino virali in poche ore, dunque, è più che concreto. Per combattere la diffusione delle fake news è essenziale adottare un approccio critico nei confronti delle informazioni e delle fonti.

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