Occhiali smart per non vedenti: ecco come funzionano

Importante innovazione nel mondo della tecnologia, arrivano gli occhiali smart che aiutano i non vedenti nella vita quotidiana. Ecco come funzionano e da dove arrivano.

Arrivano gli occhiali smart per non vedenti

Quando la tecnologia contribuisce al benessere delle persone è sempre una buona notizia, soprattutto quando va incontro alle esigenze delle persone che più ne necessitano. Dalla University of Tecnhology di Sidney arriva una grande novità, un paio di occhiali intelligenti che fungono da supporto per i non vedenti.

Non consentiranno di ridare la vista a chi, purtroppo, non la possiede, ma garantirà un rapido aiuto nel riconoscere gli oggetti e l’ambiente circostante attraverso altri stimoli. L’obiettivo posto in incipit di progetto era quello di localizzare le cose nel più breve tempo possibile, per poi poterle afferrare con più facilità.

Chiaramente questa nuova prospettiva alletta le persone non vedenti, che potranno così disporre di un nuovo strumento per affrontare le sfide quotidiane. Andiamo a scoprire come funzionano.

Come funzionano i nuovi occhiali

L’obiettivo primario degli esperti era dunque quello di rendere più agevole il riconoscimento degli oggetti, con il fine di poterli afferrare con facilità. Per farlo, gli studiosi hanno utilizzato un paio di occhiali per la realtà aumentata, in possesso di due fotocamere frontali e di altoparlanti.

Il secondo step è stato quello di programmare un applicazione per smartphone che si avvalesse dell’intelligenza artificiale e che rendesse gli occhiali capaci di riconoscere gli oggetti. In che modo? Attribuendo a ogni cosa un suono specifico, ad esempio, il tintinnio di due vetri per una bottiglia, il fruscio delle pagine per riconoscere un libro o il rumore di una tazza quando viene appoggiata a un tavolo.

Un esperimento vincente

Gli occhi smart per i non vedenti sono poi stati oggetto di un esperimento per valutarne l’efficacia, e i risultati sono stati in linea con le aspettative degli esperti. Su un numero di quattordici persone, di cui sette senza alcun problema di vista ma bendati e sette in grado di percepire vari gradi di luce, tutti sono riusciti a riconoscere, localizzare e afferrare gli oggetti posti nelle vicinanze.

Precisamente, nel 73% dei casi per quanto riguarda le persone senza difficoltà visive e nell’81% dei casi per quanto riguarda il resto del gruppo. Dunque, un ottimo risultato che conferma quanto sperato dagli studiosi: gli occhiali smart per i non vedenti sono una valida risorsa.

Non è il primo supporto per ipovedenti

Alcuni mesi fa Panasonic e Biel Glasses, una startup con sede a Barcellona, avevano sviluppato un altro paio di occhiali intelligenti dedicato alle persone ipovedenti. Questi hanno lo scopo di analizzare l’ambiente circostante e migliorare la visione di chi li indossa.

Per farlo, si avvalgono dell’utilizzo di grafiche che si sovrappongono alla realtà e di sensori che individuano gli ostacoli come gradini, buche e via dicendo. È compito degli optometristi adattare ogni singola funzione alle esigenze di ogni persona, in modo da garantire il miglior risultato possibile.

Attraverso queste invenzioni la vita dei soggetti ipovedenti potrebbe migliorare. È sempre piacevole sapere che la tecnologia spesso contribuisce al benessere delle persone, dunque, lunga vita a queste innovazioni.

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