Cos’è Genie, l’IA che crea videogiochi

Google ha in serbo un nuovo progetto pronto a rivoluzionare il mondo dei videogiochi. Ecco che cos’è Genie, come funziona e quello che c’è da sapere in merito.

Che cos’è Genie, il nuovo rivoluzionario progetto di Google

In principio c’erano i testi, poi si è proseguito con le immagini, i video e la musica. Ora Google è pronto a mettere in campo una nuova e importante innovazione nel mondo dell’intelligenza artificiale: Genie. Ancora una volta, il colosso americano segue la scia di OpenAI, che con Sora ha dimostrato di saper creare un videogioco in stile Minecraft affidandosi all’AI, con la possibilità di controllare il personaggio e di simulare la fisica.

Google ora proverà a tenere il passo e perché no, a superare i concorrenti con Genie, un’intelligenza artificiale che attraverso un prompt testuale, una foto o un bozzetto sarà in grado di creare videogiochi bidimensionali.

Una sfida colpo su colpo dunque tra i big dell’informatica, che provano a non farsi battere sul tempo dai diretti concorrenti. Sicuramente questa innovazione piacerà e non poco ai gamer ma anche agli sviluppatori, i quali potranno sfruttare questa nuova tecnologia per semplificarsi il lavoro.

Come funziona Genie

Genie, l’intelligenza artificiale sviluppata da Google, ha dimostrato di essere in grado di creare videogiochi con stili diversi, anche su sfondi realistici e di saper distinguere gli elementi statici da quelli dinamici.

L’IA è in grado di creare un’interfaccia utente interattiva con cui gli utenti possono interagire e gestire la fisica del movimento in modo credibile. Inoltre, Genie offre la possibilità di utilizzare i risultati realizzati da altre IA generative come input, per creare un videogioco basato sulle istruzioni e sui materiali forniti.

Un’intelligenza artificiale molto interessante poiché non solo crea asset grafici basandosi su quanto fornito dall’utente, ma compila anche il codice necessario, sebbene in modo limitato e con possibili errori. Il progetto Genie è stato guidato da Tim Rocktäschel e ha utilizzato oltre 200.000 ore di filmati di videogiochi di piattaforme 2D disponibili pubblicamente per addestrare il modello.

L’IA ha appreso in modo non supervisionato, quindi senza l’etichettatura manuale dei contenuti da parte degli sviluppatori. Questa è stata una sfida per gli sviluppatori stessi, poiché i video su Internet di solito non hanno etichette relative all’azione eseguita.

I ricercatori di Google DeepMind hanno osservato che Genie è in grado di apprendere non solo quali parti di un’osservazione sono generalmente controllabili, ma è anche in grado di dedurre diverse azioni coerenti negli ambienti generati.

Un futuro tutto da scoprire

Genie è sicuramente un prodotto molto interessante sotto tutti i punti di vista. Per il momento è ancora in fase di sperimentazione ed è disponibile in beta per la ricerca, ma in futuro potrebbe sicuramente trovare il suo posto nel mondo della tecnologia.

Oltre che per lo sviluppo dei videogiochi, appare molto interessante soprattutto per la sua capacità di comprendere la fisica del mondo reale. Infatti, è già stato utilizzato per addestrare un braccio robotico. Di conseguenza, Genie potrebbe trovare fortuna in diversi contesti, anche in quello della medicina e della ricerca.

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