Tech e business: cosa aspettarsi per il 2022?

Secondo quanto rilasciato da Aras, le aziende nel 2022 sono indirizzate alla trasformazione, puntando inoltre ad ottenere una maggior resilienza.

Evoluzione dei modelli di tech e business

Negli ultimi anni, l’approccio aziendale condiviso è una transizione verso un maggior coinvolgimento del cliente. In particolare, la customizzazione rimanere la chiave distintiva e quella per ottenere la fedeltà del cliente. Inoltre sono sempre di più le aziende che si impegnano nel realizzare ecosistemi per prodotti connessi rendendo piattaforme, digital thread e SaaS enterprise elementi imprescindibili per il successo.

L’accelerazione della Digital Transformation aziendale

A causa della pandemia, numerose aziende impreparate, si sono ritrovate a dover affrontare lo smartworking ed attivare misure specifche al fine di mantenere l’operatività.

Nonostante l’iniziale inadeguatezza, nel tempo si è raggiunta una maggiore comprensione della necessità di metodi di lavoro più sostenibili. Infatti, grazie a questa presa di coscienza, il business e la tecnologia aziendale, si ritrovano ad essere più resilienti e capaci di adattarsi ad interruzioni inaspettate.

Come riportato dal General Manager di Aras, nel 2021 l’azienda, oltre a dover fronteggiare gli inevitabili cambiamenti al lavoro, climatici, carenze della supply chain e la richiesta di prodotti e servizi più complessi, ha inoltre assistito al passaggio verso un approccio proattivo. In particolare si è notato come le trasformazioni digitali saranno continue ed implicheranno una maggior connettività e flessibilità. Proprio per affrontare in modo più pronto le future interruzioni.

Nel corso del 2022 vedremo certamente un’accelerazione delle trasformazioni digitali proattive. Questi sforzi nella trasformazione si tradurranno in una maggiore efficienza e in un aumento della produttività a un costo inferiore e in un minor time-to-value”.

Dante Cislaghi, General Manager di Aras Italia

Sostenibilità

Certamente una delle aree su cui è necessario avere una forte sensibilità è a livello ambientale, al fine di ridurre i costi ambientali contestuali al business.

Un punto di partenza è senz’altro cercare di decarbonizzare la supply chain. Anche se numerose aziende non si limitano a questo e guardano ben oltre, al fine di ottenere maggiore sostenibilità in tutte le fasi del business. Inoltre, soprattutto in riferimento al periodo storico in cui viviamo, in cui il consumo è sempre più consapevole, un’azienda che ignora l’elemento sostenibilità è altamente improbabile che ottenga buoni risultati.

Supply Chain e PLM: obiettivo resilienza

In riferimento alla supply chain, un recente report di Capgemini Research Institute, stabilisce che per il 62% degli intervistati afferma, la resilienza della supply chain è un obiettivo essenziale. Inoltre, più del 90% dei dirigenti del settore afferma che avere la visibilità della supply chain è un elemento importante per il successo. Sebbene solamente meno di un terzo ne possiede una reale e completa.

Inoltre, stando alle analisi di Aras, nel nuovo anno si osserverà un ruolo di maggior rilievo per il PLM (Product Lifecycle Management).

Per ottenere più resilienza e agilità, le aziende necessitano di una maggiore comprensione in tutto il ciclo di vita del prodotto. Se un’azienda ha intenzione di sviluppare il sourcing dei prodotti e modalità di trasporto diversificati, è necessario che supply chain e sourcing siano collegati al digital thread. Nel 2022 quest’area diventerà prioritaria per molte aziende che si dedicheranno alla trasformazione digitale”. 

Dante Cislaghi, General Manager di Aras Italia

Tech e business: il digital Thread

Un altro aspetto da non trascurare è il digital thread, ossia l’utilizzo di strumenti e rappresentazioni digitali per la progettazione, la valutazione e la gestione del ciclo di vita del prodotto o servizio, al fine di impiegare i dati nel modo più efficiente possibile.  Accenture identifica questo elemento come “Thread First Thinking”, un’area che non può essere ignorata ed un cui risiede proprio l’efficienza aziendale. Inoltre, proprio sulla scia di questo approccio, Aras dichiara che nel 2022 crescerà il numero di aziende che si reinventeranno con una strategia “Thread First”.

Secondo Accenture alcuni dei vantaggi ottenibili sarebbero:

  1. Ottimizzazione dei costi – riduzione dei costi per la duplicazione dei dati e la sovrapposizione degli strumenti del 20-40%
  2. Crescita dei ricavi post-vendita – aumento della quota di mercato (+10-20%) e del fatturato dei servizi.
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