Netflix, arriva lo stop alla condivisione delle password: ecco dove

Netflix combatte da tempo con la condivisione delle password e ora ha deciso di procedere con lo stop, almeno in alcuni Paesi. Ecco che cosa sta succedendo e che cosa ha deciso il colosso dello streaming.

Netflix non è più il primo servizio streaming degli USA

Un rapporto trimestrale, relativo al Q1, che in un certo senso lancia un allarme non da poco, almeno per il colosso dello streaming. Netflix non è più il primo servizio di streaming degli Stati Uniti. Il periodo d’indagine è quello che va da gennaio a marzo 2023, periodo nel quale Amazon Prime Video ha scalzato la concorrenza.

Per entrare più nel dettaglio, lo share raggiunto da Prime Video è pari al 21%, mentre quello di Netflix è del 20%. Questo dato è geolocalizzato solamente negli Stati Uniti e nel periodo sopraindicato, certo è che è fa riflettere parecchio.

Ai due colossi seguono poi Disney+ (15%), HBO Max (14%) e Hulu (11%), rimangono staccati ma comunque presenti anche Paramount (7%) e Apple TV+ (6%).

Questi dati sono particolarmente utili per capire l’andamento delle diverse piattaforme, e non si può fare a meno di notare la lenta ma inesorabile discesa di Netflix, che ora deve correre ai ripari. Negli anni ha avuto diversi tipi di difficoltà, ma una su tutte è quella con cui cerca di lottare: la condivisione delle password, e ora ha deciso di dire stop.

Netflix dice stop alla condivisione delle password

Il cambiamento può spaventare, certo, ma appare chiaro che Netflix abbia l’urgenza di agire. Nel primo trimestre ha lanciato la condivisione a pagamento in quattro paesi, e ora ha deciso di estenderla anche negli Stati Uniti.

A evidenziare questa volontà c’è il testo presente in una lettera ufficiale, il quale dice: “nel primo trimestre abbiamo lanciato la condivisione a pagamento in quattro paesi e possiamo dirci soddisfatti dei risultati. Adesso, abbiamo intenzione di implementarlo anche negli Stati Uniti, ma solo nel secondo trimestre”.

Evidentemente questo sistema ha funzionato e ha portato risultati positivi. D’altra parte in Canada, paese nel quale questo sistema è già attivo, ci sono stati circa 100mila iscritti nel primo trimestre 2023. Appare chiaro dunque che Netflix abbia tutto l’interesse a perseguire questa strada.

“Come per l’America Latina, assistiamo all’annullamento di abbonamenti in ogni mercato quando annunciamo la novità, che influisce sulla crescita dei membri a breve termine. Tuttavia, quando gli utenti iniziano ad attivare i propri account ed i membri esistenti aggiungono ‘membri extra’, vediamo un aumento delle acquisizioni e delle entrate. Ad esempio, in Canada, che riteniamo sia un predittore affidabile per gli Stati Uniti, la nostra base di membri a pagamento è ora più ampia rispetto a prima del lancio della condivisione a pagamento e la crescita dei ricavi è accelerata e ora sta crescendo più rapidamente che negli Stati Uniti”

Per il momento nessuna novità in Europa

Negli Stati Unti dunque Netflix ha deciso di dire stop alla condivisione delle password, rendendo necessario l’abbonamento per continuare a vedere i servizi che offre. A questo punto è lecito chiedersi che cosa intenda fare il colosso in Europa.

Per il momento non c’è stata nessuna menzione in merito, e tutto rimane invariato. È però anche vero che molto dipenderà da come questa mossa influirà nel mercato statunitense, se dovesse rivelarsi vantaggiosa, allora lo stop arriverebbe anche nel nostro continente.

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