Gaming: il futuro che ci aspetta

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Il gaming è tra i settori che inevitabilmente sono più toccati dalle scoperte tecnologiche. Il livello di qualità raggiunto oggi da alcuni titoli, paragonabili per certi versi a veri e propri colossal cinematografici, era impensabile solo un decennio fa. Ancor più incredibile è l’evoluzione se si prende come comparazione titoli usciti sul finire degli anni ’90: se confrontati tra loro, appaiono di un’altra epoca storica e non solo di un paio di decenni prima. Molti giochi digitali sono invece rimasti molto simili a se stessi, ma era pressoché inevitabile nei casi dei sempreverdi come briscola o poker. Diverso, invece, è quanto avviene nelle sale da gioco online, che richiedono necessariamente il supporto di particolari tecnologie per offrire modalità dal vivo, come nel caso del blackjack in versione live, ma anche poker o baccarat.

Le innovazioni tecnologiche attuali non sembrano ora rivolte ad un miglioramento in quanto a qualità del gioco, di certo perfezionabile ma già elevatissimo, quanto piuttosto alla modalità di fruizione del videogioco. A tal proposito è impossibile non nominare il visore, sdoganato più negli Stati Uniti che in Europa a dir la verità, ma certamente elemento da tener d’occhio nei prossimi anni. Al momento il mercato è di fatto un monopolio della Apple ma è previsto nei prossimi lo sbarco nel settore per Samsung, che potrebbe avere il merito di rendere più accessibile questa tecnologia.

Quali sarebbero però le migliorie date dal visore? Sicuramente la possibilità per il giocatore di essere totalmente immerso nella trama del gioco. L’utente non è più spettatore esterno, che si tratti di console portatile o schermo televisivo, ma è inserito all’interno della realtà creata dal videogioco e si muove liberamente in quello scenario. Ad oggi, in ogni caso, questa modalità di gioco non ha ancora preso totalmente piede per limiti che, secondo gli analisti, appaiono fondamentalmente economici e non per reticenze verso questa nuova modalità di gioco.

Il futuro non più molto prossimo prevede senza dubbio un utilizzo massiccio dell’Intelligenza artificiale. Questa tecnologia è di fatto già sdoganata da tempo per la realizzazione dei videogiochi ma, fino a questo momento, era utilizzata per elementi circoscritti. Era il caso, ad esempio, della creazione di una mappa di gioco sempre più vasta e dettagliata oppure, nei titoli sportivi, dei match simulati contro il computer. L’incremento del suo utilizzo potrebbe invece riguardare la trama stessa del videogioco. L’elemento su cui si sta maggiormente lavorando è quello del deep learning, vale a dire la possibilità di insegnare al computer un’elaborazione dei dati simile a quanto avviene nella mente umana. L’applicazione più ovvia, a questo punto, sarebbe la creazione di personaggi sempre più dettagliati in grado di avere una propria memoria interna. Ricordare quanto commesso nel videogioco implica la possibilità di automigliorarsi, probabilmente non ripetendo lo stesso errore. Sarebbe un aspetto che rivoluzionerebbe radicalmente il modo di giocare.

Infine, un’ultima grande possibile svolta futura riguarda il metaverso. Un nome già noto per tutti coloro che sono fan accaniti dell’universo Marvel, che ha già sperimentato da tempo le realtà alternative per quanto riguarda il cinema. Se però è relativamente semplice immaginare gli sviluppi futuri di questo elemento in connessione all’intrattenimento sul grande schermo, è più difficile farlo in relazione ad un videogioco. Ad oggi, tuttavia, non vi è unanimità nemmeno nella definizione di multiverso, ragion per cui resta difficile anche solo ipotizzare scenari futuri. È innegabile però che sia un ambito tutto da sperimentare, come ha di recente dimostrato la Disney, con l’investimento di oltre un miliardo e mezzo di dollari nell’azienda Epic Games per apparire in Fortnite.

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